Nel XX anniversario dell’attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York, il missionario e giornalista comboniano P. Giulio Albanese MCCJ affronta il tema dell’economia civile nel webinar “Economia, terra di missione”, promosso dal Coordinamento Europeo dei Laici Missionari Comboniani. Albanese rivela i meccanismi del sistema bancario ombra, il cosiddetto “Shadow Banking”, uno dei principali responsabili del divario sempre più incolmabile tra il Nord e il Sud del mondo, ulteriormente aggravato dalla pandemia Covid-19.
Ci scusiamo per i problemi tecnici inerenti a una trasmissione in diretta in diversi paesi e a diverse velocità di connessione internet.
Nel XX anniversario dell’attacco terroristico alle Torri Gemelle di New York il missionario comboniano e giornalista P. Giulio Albanese MCCJ affronterà il tema dell’economia civile nel webinar “Economia, terra di missione”, promosso dal Coordinamento Europeo dei Laici Missionari Comboniani. L’incontro, in linea col progetto “The Economy of Francesco”, sarà trasmesso in diretta streaming, con traduzioni simultanee in inglese e spagnolo, sabato 11 settembre dalle ore 10 alle 13 sul canale youtube dei Missionari Comboniani:
La registrazione dell’incontro sarà successivamente disponibile allo stesso canale.
A partire da un’analisi geopolitica del continente europeo P. Albanese svelerà i meccanismi del sistema bancario ombra, il cosiddetto Shadow Banking, fra i principali responsabili del divario sempre più incolmabile fra Nord e Sud del mondo, ulteriormente inasprito dalla pandemia da Covid-19.
Il missionario rifletterà poi sul tema della solidarietà, intesa come corresponsabilità dei cittadini, credenti e non, nel contrastare l’esclusione sociale e prendersi cura della res publica, ovvero la “Casa comune” dell’umanità. È chiaro il riferimento alle parole di Papa Francesco, “la nostra non è un’epoca di cambiamenti, ma un cambiamento d’epoca”, ovvero – spiega P. Giulio – “una realtà spazio-temporale che ha bisogno di redenzione, cioé evangelizzazione intesa come globalizzazione perspicace di Dio”.
Da qui la domanda cruciale: è possibile conciliare il business con le istanze poste dal bene comune per una società più equa, giusta e solidale?
La risposta è si ed è questo il messaggio chiave del webinar: fare appello alla cittadinanza, e in particolare ai Laici Missionari Comboniani, perché ci si prenda cura dei beni comuni insieme alle amministrazioni locali, indirizzo già sancito dalla Costituzione Italiana nell’ultimo comma dell’art. 118 che chiama appunto in causa il “principio di sussidiarietà”.
“Cosa fare dunque in concreto, pensando soprattutto alle necessità di sviluppo e progresso nelle periferie del pianeta?” – chiede p. Giulio – “È evidente che il mondo missionario deve scendere in campo, evangelizzando anche nell’aeròpago dell’economia. Servono consacrati e laici in grado di studiare nuove strategie secondo quanto auspicato da Papa Francesco nello storico summit dei giovani economisti del 2020 ad Assisi”.
Da qui la proposta davvero concreta, dal punto di vista dell’economia reale, di un modello innovativo che coinvolga la società civile, il cosiddetto social business. Obiettivo del modello, ideato dal Premio Nobel Muhammad Yunus (1940), economista bengalese ideatore del microcredito moderno, è la creazione di imprese con finalità sociali da concepire e condurre come vere e proprie aziende, ma con l’imperativo del vantaggio sociale al posto della massimizzazione dei profitti. Parole chiave? Sostenibilità e concezione di un benessere condiviso, mai esclusivo.
Sempre sabato 11 settembre 2021 l’incontro proseguirà in forma privata nel pomeriggio, dalle ore 17 alle 19, come momento di verifica per i Laici Missionari Comboniani, europei e non, chiamati a riflettere sugli insegnamenti di P. Albanese e sulle reali opportunità di concretizzazione del modello Yunus.
PadreGiulio Albanese MCCJ (Roma, 1959) è membro della Congregazione dei Missionari Comboniani e giornalista. Ha diretto il New People Media Centre di Nairobi e fondato nel 1997 la Missionary Service News Agency (MISNA). Autore di 15 libri pubblicati da case editrici quali Feltrinelli, Einaudi, EMI Editrice Missionaria Italiana, Messaggero di Padova, collabora con numerose testate giornalistiche, fra cui L’Osservatore Romano, Avvenire, Radio Vaticana, il Giornale Radio Rai, oltre a precedenti collaborazioni con CCN, BBC, Radio Svizzera Italiana. Ha insegnato Giornalismo Missionario e Giornalismo Alternativo presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e ha diretto le riviste missionarie delle Pontificie Opere Missionarie (Popoli e Missione e Il Ponte d’Oro). Nel 2003 il presidente Carlo Azeglio Ciampi lo ha insignito del titolo di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana per meriti giornalistici nel Sud del mondo. Dal gennaio 2018 è anche direttore responsabile della rivista Amici di Follereau. È inoltre membro del Comitato per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo della Conferenza episcopale italiana (Cei) e ospite di trasmissioni e forum sui temi legati all’Africa e al Sud del mondo. Svolge il suo ministero pastorale nella parrocchia Regina Pacis di Fiuggi.
Laici Missionari Comboniani (LMC)
Sono uomini e donne di ogni età, singoli, coppie e famiglie, ispirati al vangelo di Gesù di Nazareth e al carisma del suo discepolo San Daniele Comboni (Limone sul Garda, 1831 – Khartoum, 1881). Vivono del loro lavoro e impostano scelte e stili di vita a servizio della giustizia e della pace e nel rispetto dell’ambiente. Fanno parte della Famiglia Comboniana insieme ai Comboniani, alle Comboniane e alle Secolari Missionarie Comboniane. Insieme si impegnano a realizzare il piano del Comboni “Rigenerare l’Africa con l’Africa” (1864), chi attraverso periodi di volontariato nel Sud del mondo (missio ad gentes) e chi dove vive e opera ogni giorno (missio intra gentes). Gli LMC sono presenti in Europa (Austria, Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna), in Africa (Benin, Chad, Congo, Egitto, Ethiopia, Ghana, Kenya, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Togo, Uganda) e in America del Nord, Centrale e del Sud (Brasile, Canada, Colombia, Ecuador, Messico, Peru, Stati Uniti).
Pochi giorni fa Tobiasz e Adela, due Comboniani Laici Missionari (CLM) dalla Polonia, sono arrivati ad Addis Abeba, in Etiopia. “Siamo arrivati ad Addis Abeba– ha scritto Tobiasz–. Magda è con noi e ci aiuta a conoscere la città in questi primi giorni. È stato un periodo piuttosto intenso. Dopo i primi giorni di adattamento e di conoscenza di Addis Abeba abbiamo iniziato il nostro corso di amarico. Siamo fortunati di aver avuto un breve corso in Polonia, così conosciamo già alcuni principi fondamentali del linguaggio. Grazie a ciò siamo in grado di andare avanti con il corso in modo più veloce e non abbiamo bisogno di spendere tempo su come arrivare a conoscere l’alfabeto. Abbiamo incontrato molte persone interessanti e visitato molti luoghi della capitale. Tra i tanti, siamo andati al Centro gestito dai salesiani per i bambini di strada, così pure come alla casa di Madre Teresa di Calcutta. Abbiamo incontrato il cardinale Berhaneyesus Demerew Souraphiel, che ci ha benedetti per il nostro lavoro missionario. Abbiamo anche preso parte alla celebrazione di Timket (il battesimo di Gesù), che in Etiopia è celebrato come grande solennità”.
Nei giorni dal 16 al 18 Dicembre abbiamo avuto il nostro ultimo incontro di formazione del 2016.
E’ stato un fine settimana straordinario. Il tema principale è stata: la comunità.
Venerdì, dopo la cena, è stata fatta una introduzione e parlato sulla comunità LMC. Abbiamo approfondito meglio questa questione sabato durante il workshop realizzato da Alberto de la Portilla, nostro coordinatore internazionale LMC che è venuto dalla Spagna.
Durante la formazione biblica con la suora Joanna, abbiamo analizzato il libro del profeta Ageu. Israele come “popolo eletto” aveva bisogno di cooperare, vivere in comunità e credere in Dio per ricostruire il suo Tempio.
C’è stato un momento per fare la “cena di Natale”. Dopo aver letto, dalla Bibbia, la nascita di Gesù, abbiamo condiviso e scambiato gli auguri e mangiato deliziosi piatti natalizi: crocchette con zuppa di rape, biscotti con prugne secche, molto pane allo zenzero e alcuni prodotti tipici provenienti da Silesia, regione della Polonia- “moczka” (dolce tradizionale della notte di Natale). Ci siamo anche scambiati i regali, è stato un momento molto divertente e allegro per tutti.
Alla notte abbiamo iniziato la vigilia nella cappella pregando in varie lingue e ricordando i differenti continenti e di modo speciale abbiamo ricordato i molti missionari sparsi per il mondo. A mezza notte la tradizionale messa chiamata “Pasterka”.
Domenica durante la formazione sopra S. Daniel Comboni, attraverso le letture del Piano di Rigenerazione, abbiamo riflettuto sull’atteggiamento del Comboni riguardo la vita comunitaria e della partecipazione di tutti nella missione. Gesù nasce tutti i giorni, bisogna essere sufficientemente coraggiosi per riconoscerlo e acccettarlo nei nostri cuori.
Siamo venuti a Bangui per prendere Irene LMC che viene da Kinshasa, è congolese e starà con noi un mese. E’ molto simpatica! Che Dio permetta che possiamo darle una buona testimonianza della missione e che sia per lei una buona esperienza di bene.
Abbiamo portato una degli orfani che aiutiamo con il latte, la piccola Merveille, che nata con 1,85 Kg. Adesso ha 5 mesi . Stava crescendo normalmente, pesando gia circa 5 chili. Il giorno due già era scesa a 900g, la nonna ha detto che era stata la diarrea. L’abbiamo portata a UNT dove è stata internata. Era denutrita e aveva febbre tutti i giorni. Il capo dell’ospedale, insieme con un altro tecnico di medicina, Tenda, osservarono e dichiararono che era meningite. Mercoledì passato il trasferimento a Bangui.
Venerdì siamo arrivati a Emergency, una ONG italiana che lavora nel reparto di pediatria dell’ospedale di Bangui, siamo arrivate a mezzogiorno e siamo uscite da la alle 4 del pomeriggio. Esami da una parte all’altra, radiografie ai polmoni e Merveille è rimasta internata nel reparto intensivo di pneumonia, sintomi di meningite, anemia, malaria. Subito le è stato somministrato l’ossigeno. Grande difficoltà per tirar il sangue per le analisi. Che Dio possa aiutare a recuperare in fretta, se sarà la sua Volontà. Che la protegga. Grazie a Dio oggi, domenica, stava un pochino migliore. Secondo infermiere!
Il giorno 8 di dicembre abbiamo avuto la chiusura dell’Anno della misericordia, con partecipazione di tutta la gente della parrocchia. E’ stata una lunga Eucarestia, tre ore, ma tutti sono stati contenti. Alle 6 del mattino abbiamo pregato il rosario accompagnato da molti canti, con l’immagine di Maria nella processione che è passata per tutte le comunità di Mongoumba. Si intravedeva nei volti delle persone la grande allegria e la devozione alla Madre del cielo!
Il Giubileo della famiglia è trascorso molto bene. C’è stata la catechesi per genitori e figli. E’ stato bello vedere nell’Eucarestia i genitori uniti ai figli, di solito stanno separati. A fine messa ogni coppia di sposi è andata a cercare una coppia che ancora non ha ricevuto il sacramento del matrimonio, rimanendo responsabili di catechizzare in breve tempo anche loro e di ricevere questo sacramento.
Abbiamo la macchina nuova! Grazie alla generosità dei Missionari Comboniani delle 6 province, che hanno condiviso con noi quello che è stato offerto dai benefattori. Ringraziamo Dio per aver concesso a loro queste virtù di aiutare, essere solidali, di amare.
Non vi scordate di pregare per noi. Da qui preghiamo per tutti voi.
Auguriamo a tutti un Santo Natale e un buon 2017 pieno di pace, allegria e molto amore
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