Laici Missionari Comboniani

Primo incontro di formazione dei LMC in Mozambico 2016

Carapira

Ho avuto l’opportunità di partecipare al primo incontro di formazione permanente dei LMC in Mozambico, sono stato invitato come formando per dialogare con il coordinatore ed esprimere la mia personale opinione. In questo incontro ho avuto la grazia di ascoltare il tema della Misericordia di Dio come nostro Padre; questo tema mi ha aiutato a riflettere sopra la mia situazione attuale e mi illuminato sopra i punti che abbiamo trattato nel nostro incontro.

Dopo un momento di riflessione personale, di condivisione e preghiera, sperimentando la Misericordia di Dio e dopo un buon riposo, abbiamo continuato con la valutazione dell’anno 2015. Per primo abbiamo parlato sui progetti che riguardano machamba, la mensa della scuola, la vendita degli articoli di artigianato e il progetto di Cabaceira. In seguito sopra la formazione (iniziale e permanente). Ci siamo focalizzati, anche, sui punti che riguardano l’Animazione Missionaria, le attività pastorali, l’economia, uscite e arrivi.

Dopo le nostre valutazioni e le nuove suggestioni il fratello Comboniano Luis (assessore del gruppo dei LMC in Mozambico) ci ha fatto capire l’importanza della nostra vocazione come laici, di come il nostro lavoro è importante nella missione, senza sostituire padri, fratelli e suore, come molti posso pensare, ma ricordando che lo stesso Comboni portò i laici nella missione, riconoscendone il valore.

Abbiamo concluso il nostro incontro con il pranzo dove abbiamo potuto sperimentare i pomodori verdi (che in Messico si mangiano con la salsa piccante) questo ci ha dato modo di conversare sui piatti tipici in differenti parti di mondo.

LMC

Arnaldo Inasio Sualehe

Mozambico: NO agli ‘arraffa-terre’

Mozambique

Una trentina di missionari e missionarie comboniani che lavorano nelle province comboniane d’Europa hanno partecipato al “Simposio di Limone 2015”, un evento organizzato dal Gruppo europeo di riflessione teologica (Gert), dal 7 all’11 aprile presso la casa natale di Comboni a Limone sul Garda (Italia). Il tema di quest’anno è stato: “Essere buona notizia oggi in Europa: consolidare, approfondire e immaginare”. Alla fine del Simposio, i partecipanti hanno anche firmato un comunicato condannando il progetto del Ministero dell’Agricoltura e Sicurezza Alimentare del Governo mozambicano che sta per concedere 102.000 Km2 di terre fertili (un terzo dell’Italia) al Consorzio ProSAVANA composto da imprenditori mozambicani, giapponesi e brasiliani. Pubblichiamo di seguito il comunicato dei missionari.

 

Mozambico: NO agli ‘arraffa-terre’ Mozambique

In Mozambico è in atto in questi giorni un altro gravissimo capitolo dell’accaparramento di terre: il cosiddetto arraffa-terre ‘land grabbing’.

Infatti il Ministero dell’Agricoltura e Sicurezza Alimentare del Governo di Maputo ha pubblicato un documento di 204 pagine nelle quali si configura la cessione di 102.000 Km2 di terre (un terzo dell’Italia) al Consorzio ProSAVANA composto da imprenditori mozambicani, giapponesi e brasiliani. Queste fertilissime terre si trovano nelle regioni settentrionali di Nampula, Niassa e Zambézia. In queste regioni sono concentrate 4.200.000 persone; è incredibile che il Mozambico che può contare su circa 30 milioni di ettari coltivabili, ceda 10,2 milioni di ettari ad un consorzio privato.

Il Governo di Maputo afferma che questo progetto servirà ai piccoli agricoltori e all’alimentazione della gente, mentre si sa molto bene che tale progetto utilizzerà pochissima mano d’opera locale perché verranno impiegati mezzi meccanici di alta tecnologia e il prodotto finale servirà unicamente all’esportazione.

Dove andrà a finire tutta questa popolazione che verrà rimossa dalle loro terre? E poi quale sarà l’impatto ambientale di un tale mega-progetto? Che ricaduta avrà sulle falde acquifere? E infine, che effetti politici avrà sui fragili equilibri su cui oggi si regge la pace in Mozambico?

In appoggio alle associazioni contadine locali e ai nostri confratelli e consorelle che con loro lavorano, noi missionari, missionarie, secolari e laici comboniani d’Italia e d’Europa riuniti qui a Limone sul Garda nella casa di San Daniele Comboni, lanciamo un grido di allarme contro questo ennesimo atto di ‘land grabbing’ che verrà pagato pesantemente dagli oltre 4 milioni di persone che vivono in quelle regioni.

Mozambique

Limone sul Garda, 10 Aprile 2015

Padre Alberto Pelucchi, Vicario Generale dei Missionari Comboniani
Padre Alex Zanotelli, Direttore di Mosaico di Pace, Napoli
Padre Antonio Guarino, Castel Volturno, Napoli
Padre Antonio Porcellato, SMA, Vicario Generale, Roma
Padre Arlindo Pinto, Coordinatore di Giustizia e Pace, Roma
Padre Benito De Marchi, Inghilterra
Padre Dario Balula Chaves, Portogallo
Padre Domenico Guarino, Palermo
Padre Efrem Tresoldi, Direttore di Nigrizia, Verona
Padre Fernando Zolli, Firenze
Padre Gianluca Contini, Roma
Padre Gino Pastore, Troia
Padre Giorgio Padovan, Brasile
Padre Giovanni Munari, Superiore Provinciale dei Comboniani in Italia
Padre Guillermo Aguinaga, Polonia
Padre Juan Antonio Fraile, Spagna
Padre Karl Peinhopf, Superiore Provinciale dei Comboniani di lingua tedesca
Padre Martin Devenish, Superiore Provinciale dei Comboniani del Regno Unito
Padre Ottavio Raimondo, Bari
Padre Palmiro Mileto, Bari
Padre Pierpaolo Monella, Limone sul Garda
Suor Dorina Tadiello, Superiora Provinciale delle Comboniane in Italia
Suor Fernanda Cristinelli, Comboniana, Roma
Suor Kathia Di Serio, Comboniana, Verona
Carmelo Dotolo, Pontificia Università Urbaniana, Roma
Clara Carvalho, Secolare Comboniana, Portogallo
Comunità Laici Missionari Comboniani, La Zattera, Palermo
Felicetta Parisi, Napoli
Fratel Friedbert Tremmel, Germania
Maria Lucia Ziliotto, Secolare Comboniana, Treviso

Allegati:

Comunicado_de_imprensa_ProSAVANA.pdf

Master_Plan_ProSAVANA.pdf

[Mozambico] Assemblea Annuale 2014 degli LMC del Mozambico

I Laici Missionari Comboniani in Mozambico si sono riuniti dal 21 al 23 Novembre presso il Centro Catechistico di Carapira per il nono incontro annuale; l’argomento trattato è stato: “i 150 anni del piano di Comboni e le sfide per gli LMC in Mozambico”.

mozambique mozambique

Abbiamo iniziato con un piccolo momento di riflessione basato sul testo biblico di Luca 16:24. Abbiamo approfondito la proposta di Cristo, “di rinunciare a se stessi”, invitandoci a riflettere su quali sono le cose cui  dobbiamo rinunciare per vivere pienamente la vocazione missionaria alla quale siamo stati chiamati come LMC all’interno della realtà in cui siamo presenti, consapevoli dei nostri pregiudizi, idee, punti di vista, pratiche, comportamenti, aspettative, ecc.

Imozambiquen seguito, abbiamo individuato quelle realtà che ci sfidano, che mettono in discussione la nostra presenza, e le abbiamo messe nelle mani di Dio, presentandole come preghiere, attraverso il tradizionale rito Macua di “Makeya” chiedendo l’intercessione dei nostri antenati, i santi della chiesa e anche i missionari che sono passati attraverso questa terra di Mozambico e che hanno dato la loro vita per questo popolo.

Quindi il lavoro è iniziato con la lettura del precedente verbale, con la valutazione delle attività proposte, le relazioni annuali sulle attività personali e l’analisi degli aspetti relativi alla formazione dei candidati LMC. Abbiamo concluso la serata con la celebrazione della Messa con il gruppo missionario presso la casa delle suore Comboniane. Dopo cena, abbiamo fissato i temi da seguire per la formazione permanente degli LMC del prossimo anno. A conclusione del 1° giorno del nostro incontro annuale, abbiamo chiesto l’intercessione di Maria, nel giorno in cui la Chiesa celebra la Sua Presentazione.

mozambiqueIl mattino del secondo giorno, abbiamo trattato gli aspetti economici, presentato i conteggi e definito le attività necessarie per raggiungere l’autonomia finanziaria del movimento LMC in Mozambico, tenendo in considerazione gli accordi raggiunti durante gli incontri internazionali. Abbiamo valutato le attività di animazione missionaria nel corso dell’anno e pensato alle attività future. Abbiamo concluso la giornata con l’elezione del coordinatore e la suddivisione delle responsabilità che sono state stabilite come segue: Villa, coordinatore; Marcia e Ancha, Segreteria e comunicazione; Margarida, Tesoriere; Beatriz, Martinho e Flavio, formazione e animazione missionaria. Si è conclusa la seconda giornata con la Santa Messa e dopo cena, abbiamo invitato il gruppo missionario per un momento di festa, prima condividendo il lavoro fatto durante l’assemblea e poi con musica, torte, popcorn, riso, acqua …

Lmozambiquea domenica mattina, abbiamo partecipato alla celebrazione con la comunità di Carapira, dove alla fine abbiamo presentato il gruppo LMC attraverso un video  della comunità e una testimonianza missionaria. In seguito ci siamo riuniti per definire le attività della nostra  opera missionaria per il mese di dicembre e fare la foto ufficiale. Abbiamo concluso con una preghiera di ringraziamento per il lavoro ben fatto.

mozambiqueIn comunione con tutto il movimento, chiediamo a Dio che l’esempio di S. Daniele Comboni continui a ispirare il nostro cammino! mozambiqueSiamo insieme! Uniti nella preghiera e nella missione!

LMC del Mozambico

 

In cammino con il Comboni

Mozambique

Ciao compagni di viaggio, la pace sia con voi!

In questi giorni si è tenuta l’Assemblea MCCJ nella Provincia del Mozambico. Come Famiglia Comboniana , le Suore Comboniane e noi LMC siamo stati invitati a partecipare alle prime due giornate. Questo ci ha permesso di conoscere meglio la nostra Provincia e i Missionari Comboniani che lavorano qui.

In quest’anno giubilare in cui si celebra il 150° anniversario del piano di Comboni, iniziamo con una riflessione di Padre Vitor Dias, educatore del noviziato di Santarém in Portogallo. Come sognare, fare esperienza ed annunciare Cristo, Comboni e la gioia del Vangelo di oggi, nella nostra vita quotidiana, nelle nostre azioni?

Abbiamo condiviso i nostri sentimenti, le nostre esperienze di Cristo nella missione, e così, come gli artigiani realizzano un tappeto, abbiamo condiviso questa riflessione. Termino qui, consapevole del fatto che molte cose restano ancora da dire. Ecco qualche punto:

Siamo invitati, come Comboni, all’incontro con Dio, senza farci condizionare dai nostri impegni, in modo che insieme a Lui abbiamo sempre questo atteggiamento: “Io sono qui per qualunque cosa Tu voglia”, quindi lasciamoci ogni giorno, ispirare, innamorare, appassionare, sfidare dal Signore della missione.

Una metodologia di incontro, che ci permetta di vivere la Pastorale dell’incontro con le persone in un atteggiamento di ascolto e di dialogo. Osare vivere la missione come “saluto”, iniziare un “cammino” con le comunità, in modo che nelle riunioni informali, annunciamo Cristo e permettiamo a noi stessi di essere evangelizzati da coloro che ci accolgono.

Vi ricordate l’atteggiamento di Papa Francesco quando lasciando l’auto andò dall’anziana signora? Ciò non ebbe un maggiore impatto sulle persone, non rivestì carattere di grande annuncio di Cristo, piuttosto che mille parole pronunciate ad un microfono?

Per questo, anche noi dobbiamo lasciare la nostra “auto”, spogliarci di ciò che siamo e abbiamo (educazione, stile di vita, esperienze personali) per trovare l’altro, la nostra comunità e le persone che ci hanno accolto, dall’essenza di ciò che le persone sono. E’ un invito ad un atteggiamento di umiltà; a trovare l’altro partendo da ciò che l’altro è. Una sfida importante, non è vero?

Piano di Comboni: riproduzione o attualizzazione? Potremmo dire entrambi gli atteggiamenti. Un atteggiamento di riproduzione rispetto al piano di Comboni in ciò che è la sua massima espressione: la libertà della persona umana. D’altra parte uno degli aspetti fondamentali del Piano è la dimensione dell’oggi. Un piano che non è solo carta, ma azioni che generano vita, una vita che vogliamo in abbondanza: per questo è essenziale partire da ciò che si è già costruito per contestualizzare la nostra realtà di oggi, dove si è. Cerchiamo di lasciare il “vecchio” per iniziare il “nuovo” partendo da un atteggiamento di continuo discernimento.

Qual’è il nuovo atteggiamento? Cosa vogliamo? Realizzare strutture o costruire con la gente? Edifici in pietra o insediamenti umani?

Questa la sfida: cerchiamo di non diventare semplici amministratori di strutture create ma cerchiamo, inventiamo nuove opportunità, senza paura, con speranza e fiducia, non in un atteggiamento di “chi viene per dare” ma di chi “viene per imparare e camminare insieme”.

Cogliere la ricchezza della diversità, in modo che possiamo impostare il ritmo per una missione in crescente collaborazione e reciproca assistenza fra le persone con cui lavoriamo, in modo che essi siano sempre più i protagonisti della missione e della loro vita.

Vi lasciamo con la domanda: “Come incarniamo il Vangelo oggi?”

Nella consapevolezza che nessuno di noi ha tutto e che nessuna cultura impoverisce il Vangelo, camminiamo con il timore del viandante e il cuore pieno di fiducia nel Signore della missione, che ci chiama ad affrontare le sfide con fiducia e ottimismo.

“La pace sia con voi” e “Non abbiate paura!”

Vi aspetto in Mozambico  😉

MozambiqueMárcia Costa. LMC in Mozambico.

[Mozambico] Corso di formazione per il monitoraggio dell’alfabetizzazione e dell’educazione degli adulti

Dal 24 al 26 aprile si è tenuto un corso di alfabetizzazione presso il centro pastorale di Mutoro. Il corso di formazione includeva 33supervisori di diverse aree della parrocchia di Carapira. Relatore principale era il professor Dr. Adelino Zacarias Ivala. Il corso di formazione si è svolto in un ambiente favorevole essendosi creata una buona collaborazione tra il relatore e i presenti. Hanno partecipato anche tre laici missionari comboniani di Carapira e suor Paola, missionaria Comboniana. Tre, fra i 33, partecipanti erano LMC mozambicani.

Vi ringraziamo per aver partecipato al corso che sarà di aiuto allo sviluppo della nostra formazione missionaria.

Che Dio ci benedica sempre nel nostro cammino.

Ancha, Margarida and Zeferino, LMC in formazione.