Laici Missionari Comboniani

Riunione dei Consigli generali della Famiglia Comboniana a Roma

Consejos Generales Familia Comboniana

I Consigli generali della Famiglia Comboniana – missionari comboniani, suore comboniane, secolari comboniane e Alberto de la Portilla, coordinatore del Comitato centrale dei laici missionari comboniani – si sono ritrovati per il loro incontro annuale dal mattino di sabato 31 maggio al mezzogiorno di domenica 1° giugno, presso la curia generalizia dei missionari comboniani a Roma.

Mossi dal desiderio di rivivificare la speranza nella circostanza eccezionale del Giubileo, nei giorni sabato 31 maggio e domenica 1° giugno si è svolto, presso la curia generalizia dei missionari comboniani, il tradizionale incontro annuale dei Consigli generali della Famiglia Comboniana (Cgfc). Si sono quindi ritrovati i membri dei consigli generali dei missionari comboniani (Mccj), delle suore missionarie comboniane (Smc) e delle missionarie secolari comboniane (Msc)); i laici missionari comboniani (Lmc) erano rappresentati da Alberto de la Portilla, il coordinatore del comitato centrale. È stato dato il benvenuto al nuovo membro del consiglio generale dei Mccj, padre Austine Radol Odhiambo, che era al suo primo incontro dei Cgfc.

I partecipanti hanno vissuto ore intense di preghiera, riflessione e dialogo, aiutati da fratel Alberto Degan, che ha presentato una riflessione dal titolo “Spes non Confundit – Lo Spirito, fonte della nostra Speranza”.

L’incontro è cominciato con una prolungata condivisione sia sul cammino fatto dalle varie realtà nell’ultimo anno (mettendo in risalto i principali passi compiuti) e sia sui possibili sviluppi nel prossimo futuro.

Si è poi dialogato sulla situazione del Sudan, che preoccupa tutta la Famiglia Comboniana, in modo particolare i comboniani e le comboniane, che in questi anni hanno visto le loro presenze ridursi a un piccolo gruppo di confratelli e consorelle. Se è chiaro e forte in tutti il desiderio di ritornare in Sudan, appare altrettanto chiaro che non potremo limitarci a un semplice “rientro” per tornare a fare quello che si è fatto in passato, perché il Sudan di oggi non è più il Sudan che abbiamo conosciuto. Il dialogo è destinato a protrarsi sulla base di informazioni più precise, che speriamo di ottenere entro breve.

Si è poi parlato del Forum Comboniano sulla Ecologia Integrale, che si svolgerà a Belém (Brasile) in novembre, in concomitanza con la 30a Conferenza delle Parti (Cop30), offrendo precise informazioni e indicazioni per facilitare la partecipazione all’evento.

Il dialogo ha poi definito meglio come si procederà nella redazione di uno strumento comune (un dossier, o un inserto, da presentare sulle riviste e nei siti-Web comboniani, o fatto conoscere attraverso altri strumenti divulgativi della Famiglia Comboniana) che sappia mettere in risalto il fatto che il carisma comboniano è vissuto come comune origine carismatica, ma con diversi stili di presenza e differenti enfasi metodologiche, e con una fruttuosa collaborazione nei diversi contenti sia geografici che culturali.

Per ultimo si è identificato come tema di grande rilevanza e di comune interesse quello della Interculturalità, che farà da tema di fondo del prossimo incontro dei Cgfc, che avrà luogo il 30 e 31 maggio 2026 presso la casa generalizia delle suore comboniane a Roma.

L’incontro si è concluso con la celebrazione dell’Eucaristia della solennità dell’Ascensione del Signore presieduta da padre David Domingues, vicario generale dei Mccj.

Fratel Daniele Giusti, Mccj

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Missionari Comboniani (Mccj): Padre Codianni Luigi Fernando, superiore generale; P. David Costa Domingues, vicario generale; Fr. Lamana Cónsola Alberto; P. Radol Austine Odhiambo; P. Sindjalim Essognimam Elias.

Suore Missionarie Comboniane (Smc): Madre Anne Marie Quigg, superiora generale; Sr. María de los Angeles Funes Rodríguez, Vicaria Generale; Sr. Alicia Vacas Moro; Sr. Veronicah Wangũi Mbũrũ; Sr. Eleonora Reboldi.

Missionarie Secolari (Msc): Dal Zovo Maria Pia, responsabile generale; Zenere Teresa; Villamar Ultreras Gina; Paula Clara Macedo Ferreira Carvalho; Ghelfi Paola.

Laici Missionari Comboniani (Lmc): Alberto de la Portilla, coordinatore del Comitato Centrale.

Fuente: Comboni.org

Correre in aiuto di chi ne ha bisogno (Sulle tracce del Risorto V)

Resucitado
Resucitado

Nella seconda accezione della parola RESUCITAR (risorgere), il dizionario della RAE ci dice che a livello colloquiale significa «ristabilire, rinnovare, dare nuova vita a qualcosa».

Quest’estate ho vissuto un’esperienza missionaria in Mozambico insieme ad altri cinque compagni. Durante questa esperienza ho conosciuto Donna M., una donna vedova, di profonda fede, con una lunga vita di lavoro come insegnante. Aveva una personalità molto affabile e si preoccupava per tutti i suoi vicini e, da alcuni anni, nel suo desiderio di aiutare gli altri, aveva riunito un gruppo di persone, membri della parrocchia di Songo, per avviare da zero il gruppo della Caritas.

Grazie al suo impegno e a quello dei suoi compagni, la Caritas Songo è stata avviata con l’obiettivo fondamentale di restituire la dignità a tutti i bisognosi del paese.

Ogni giorno usciva a piedi con il suo gruppo per visitare, accompagnare, distribuire, ascoltare… sempre con un sorriso sul volto e uno sguardo trasparente che mostrava il Gesù misericordioso che lei portava a tutti.

Potrei parlare di molte delle esperienze che ho condiviso con Donna M., ma quella che mi ha colpito di più è stata il giorno in cui siamo andati con il gruppo a rispondere a una chiamata di emergenza. Un anziano era rimasto per strada perché era stato cacciato dalla casa in cui viveva. Si era rifugiato in una stanza abbandonata, sporca, fatiscente e senza porta. I vicini hanno segnalato la situazione e Donna M., senza esitare un attimo, è andata in suo aiuto, tirando fuori dalle proprie tasche i soldi per coprire le prime necessità dell’anziano, principalmente cibo e acqua… Ha chiesto alla comunità di mobilitarsi per trovare una soluzione al problema della mancanza di una porta e rapidamente sono riusciti a procurarne una che ha risolto la mancanza di privacy e sicurezza dell’anziano. E proprio come fece il Buon Samaritano, lasciò altri soldi a una vicina dell’uomo, affinché potesse comprare altro cibo e tutto ciò di cui aveva bisogno.

La sua generosità, la sue altruismo e umanità, in stile evangelico, ci hanno fatto riflettere sui nostri atteggiamenti e comportamenti nella società in cui viviamo: avremmo agito allo stesso modo? Sicuramente no.

Due mesi fa mi è giunta la notizia della sua morte. Lo stesso Gesù che era presente nella sua opera caritativa, l’ha chiamata per premiarla e ringraziarla per essere stata Buona Novella.

Donna M. si è impegnata a ristabilire, rinnovare e dare nuova vita, cioè a RISUSCITARE, tutti coloro che si avvicinavano a lei per chiedere aiuto. Non si è dimenticata nemmeno di andare da coloro che non potevano o non volevano avvicinarsi alla parrocchia. Quelli erano i suoi eletti, gli stessi a cui Gesù si avvicinava perché sapeva che non avrebbero fatto il primo passo.

Ora lei gode della RISURREZIONE che ha dato a tante, tantissime persone a Songo.

Faina Toledo, LMC

Sulle orme di Cristo Risorto (IV)

Resucitado
Resucitado

Alcuni anni fa, in un villaggio appartenente alla parrocchia di Mongoumba, c’era una famiglia cristiana, impegnata nella parrocchia; il padre, catechista, aveva diversi figli; uno di loro, Eloy, aveva 10 anni.

Un giorno, Eloy andò a fare il bagno nel fiume, come al solito, e quando tornò a casa, ebbe un collasso, senza coscienza, e cadde in coma.

Suo padre lo portò subito al centro sanitario, dove non poterono fare nulla, perché il centro era molto semplice, e lo indirizzarono all’ospedale di Mongoumba.

LMC RCA

Quando sono arrivati all’ospedale e lo hanno ricoverato, nessuno sapeva dare una risposta, le possibilità di esami e analisi erano nulle, non c’era l’attrezzatura per una TAC. E suo padre, Jean Batiste, non sapendo cosa fare e dove chiamare, è andato in chiesa a cercare conforto e ha parlato con il parroco; e da quel momento in poi, nella preghiera comunitaria, Eloy e la sua famiglia erano sempre presenti e abbiamo cercato di sostenere la famiglia, sia fisicamente che spiritualmente.

Non sappiamo come e perché, ma un giorno Eloy ha iniziato a svegliarsi, con il corpo ancora paralizzato.

Il centro di riabilitazione “DA TI NDOYE” della parrocchia lo ha accolto. Con lo sforzo e la speranza di tutti, il fisioterapista ha iniziato a lavorare con lui.

LMC RCA

Dopo un mese di lavoro e di sforzi quotidiani, Eloy, sulla sua sedia a rotelle, ha iniziato a frequentare la scuola della missione: il suo sogno era giocare a calcio.

A Mongoumba ha continuato la sua vita, il più normale possibile, ha frequentato le lezioni di catechismo, come nella sua comunità, è stato battezzato e ha ricevuto la prima comunione.

Una domenica, durante la messa, quando stava per ricevere la comunione, si alzò in piedi davanti a tutti e riuscì ad arrivarci da solo.

Dieci anni dopo, la domenica di Pasqua, ho incontrato Eloy nella sua comunità, con i suoi amici; è un giovane di 20 anni, autonomo, che cammina senza alcun sostegno esterno e ha un sorriso che riempie il cuore di chiunque lo riceva.

Teresa Monzón, LMC Mongoumba

Iza dalla Polonia arriva in Kenya per iniziare la sua missione.

Iza Kenya

Il Kenya accoglie calorosamente Iza dalla Polonia, arrivata il 6 maggio per iniziare la sua missione qui in Kenya. Il suo arrivo è un momento significativo ed è stato accolto con entusiasmo da un gruppo di Laici Missionari Comboniani del Kenya che si sono recati all’aeroporto per darle il benvenuto. L’atmosfera era carica di attesa e di saluti sinceri.

Quando Iza è uscita, è stata accolta da sorrisi e abbracci calorosi. Siamo incredibilmente entusiasti di avere Iza con noi. Non vediamo l’ora di sostenerla nella sua missione. Iza ha espresso la sua gratitudine, affermando: “Sono così grata di essere qui e sono ansiosa di iniziare a lavorare con la comunità”.

LMC Kenya