Laici Missionari Comboniani

Festa del Señor de los Trabajos – Parrocchia di San Miguel Arcángel

LMC Mexico
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La tradizione popolare rafforza la mia fede. Il primo venerdì di Quaresima ho avuto l’opportunità di vivere la novena del Señor de los Trabajos a Metlatónoc, dove prossimamente farò la mia esperienza missionaria. È stato un momento che mi ha aiutato a conoscere un po’ questo posto in cui sarò inviata.

Abbiamo avuto l’ invito di don Miguel Navarrete Arceo (MCCJ) a partecipare alla festa del primo venerdì di Quaresima, in modo che potesse presentarci il vescovo Dagoberto e partecipare al ritiro con le persone che hanno ricevuto il sacramento della Cresima. Sono stato molto felice di incontrare i giovani della comunità di Xacundutia che hanno iniziato la loro formazione nel Campo Missione 2024 a cui ho partecipato.

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Posso dire che ho trovato alcune cose nuove, diverse da quelle che ho sperimentato con la mia famiglia. Per esempio, quando il pellegrinaggio arriva in parrocchia, prima di entrare pregano nei quattro punti che sono segnati nell’atrio, danno più importanza alla vigilia della festa che al giorno stesso, hanno l’usanza di portare l’offerta di fiori e le candele accese durante il pellegrinaggio, recitano il rosario in latino accompagnati dalla banda musicale. Una volta terminati i riti, portano a casa alcuni dei fiori offerti e benedetti come reliquia che aiuta la persona nelle sue necessità.

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Qui non hanno l’abitudine di partecipare all’Eucaristia quotidiana, ma chiedono al sacerdote di fare l’intenzione del loro bisogno nella Messa e di pregare per loro. Sono stati impegnati a sensibilizzare la gente sull’importanza della partecipazione domenicale all’Eucaristia.

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Questa comunità parrocchiale mi aiuta a comprendere meglio i temi che ricevo nell’esperienza comunitaria, aprendo il mio orizzonte a nuove realtà, senza giudicare l’esperienza di Dio nei popoli nativi, essendo disposta a vivere tradizioni e usanze senza perdere la mia essenza di chi sono, da dove vengo e dove Dio mi manda; arricchendo la mia fede e rafforzando la mia vita per la missione.

Mariana Meléndez Candido.

Vi auguriamo una Buona Pasqua

Pascua

«Nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo… Là posero Gesù»

(Gv 19,41-42)

Carissimi confratelli,

operai di speranza e compagni nella missione, seminatori di vita dove spesso sembra esserci solo morte, in questi giorni santi, mentre celebriamo la Pasqua, sentiamo forte in noi il desiderio di raggiungervi con un pensiero, una preghiera, un abbraccio fraterno.

Siete là dove la vita spesso sembra cedere il passo alla morte, dove la dignità umana è ogni giorno umiliata, schiacciata, offesa, a volte del tutto negata. Eppure, proprio lì, voi siete chiamati a essere presenza viva del Risorto nei modi più svariati: nello scegliere di stare accanto agli ultimi, nel rialzare chi è caduto e nel ridare dignità a chi è stato calpestato…

Spesso il mondo vi potrà sembrare un arido deserto, ma è allora che dovete credere che, sostenuti dallo Spirito, potete contribuire a trasformarlo in un “giardino” lussureggiante di vita. Sì, perché la Risurrezione non è soltanto un evento del passato da ricordare con devozione. È un fuoco che ancora arde, è una forza che continua a spalancare i sepolcri, a rotolare via pietre tombali troppo pesanti, a far germogliare vita anche nei terreni più aridi.

Voi questo lo sapete bene, anche se a volte vi costa fatica crederlo. A volte vi sentite soli, sopraffatti dalla fatica, scoraggiati dalla durezza della realtà e dagli scarsi risultati del vostro impegno. Eppure, continuate a testimoniare ogni giorno la vittoria di Cristo sulla morte con gesti semplici e silenziosi: un bambino nutrito, una ferita curata, una mano tesa, una parola detta nel buio, una divisione sanata, un odio cancellato… Ogni vostro atto d’amore è una smentita in merito alle logiche della morte.

È Pasqua, è vita nuova! Anche se circondati spesso da atmosfere fetide e velenose, sapete continuare a credere – e vedere – che perfino il più terribile e buio “sepolcro” è sempre situato – in modo misterioso ma reale – in un “eden”. Non tutti credono e vedono ciò. Voi sì!

In mezzo a un mondo che a volte pare impazzito – segnato da guerre, morti, miserie, violenze, indifferenza, sopraffazione e sfruttamento, disastri ecologici, terribili crisi umanitarie e ambientali causate per lo più dall’umanità – voi continuate a credere nei “giardini nel deserto”, a piantarli e ampliarli, nello spirito di una vera “ecologia integrale”, e a seminare bellezza anche dove pare impossibile, a scommettere sul bene, sulla fraternità, sulla vita piena, sul Vangelo.

Sappiamo tutti che non è facile. A volte il peso del dolore che vi circonda sembra più grande delle vostre forze. Ma non dimenticate: la tomba è vuota. Il Signore è risorto. E con lui, ogni vostro gesto ha un senso. Ogni vostra scelta è luce. Ogni vostro passo è Vangelo incarnato. Ogni bambino che torna a sorridere, ogni malato curato, ogni ingiustizia combattuta, ogni gesto di amore compiuto è un segno che la pietra del sepolcro può essere rotolata via e che la vita torna a fiorire.

Non siete soli. Cristo cammina con voi.

E noi, confratelli vostri, vi siamo accanto con la preghiera, l’amicizia, l’ammirazione e la gratitudine. Il mondo ha bisogno di voi che non vi arrendete all’oscurità, ma persistete nell’accendere lampade, anche quando sembrano inutili.

Pasqua è proprio questo: sapere che, nonostante tutto, la Vita ha l’ultima parola; che dove il mondo mette una tomba, Dio costruisce una culla; che c’è salvezza anche dove sembrano esserci solo disperazione e morte.

Vi portiamo nel cuore. Vi affidiamo al Risorto. E preghiamo affinché possiate vivere una vera Pasqua: di luce, di speranza, di consolazione e di rinnovato slancio. È Pasqua! L’Amore ha vinto. E continuerà a vincere. Con voi, in voi, grazie a voi.

Con affetto e solidarietà, vi auguriamo una Buona Pasqua di speranza e di vita nuova.

Il Consiglio Generale MCCJ

Riunione del LMC a Norimberga

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Nel primo incontro dell’anno, Maria ci ha raccontato dell’assemblea generale di Maia, ha informato il gruppo sulle decisioni e ha portato alcune richieste dal gruppo in Polonia.

Ha anche portato ricordi e saluti di conoscenti e amici. Abbiamo fatto dei piani per gli incontri in presenza, attraverso lo zoom e i temi su cui vogliamo lavorare. Insieme a padre Günther del MCCJ, abbiamo deciso di partecipare al “Katholikentag” di Würzburg nel 2026. In ottobre vogliamo visitare la comunità di Graz e rafforzare i legami all’interno della famiglia. Abbiamo anche ridefinito le cariche all’interno del gruppo: Maria ha assunto il ruolo di coordinatrice, Willi continua a fare il tesoriere, Christoph è il rappresentante nel coordinamento europeo, Brigitte è la persona di contatto per il JGIP e Barbara per la mostra sulla pace e l’aggiornamento del sito web.

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