Laici Missionari Comboniani

Saluti da Londra

London

Ci fa piacere condividere con voi la nostra vita comunitaria in Londra. La prima impressione è stata molto positiva. La comunità in cui viviamo è aperta e i Padri sono pieni di premure e gentili. Naturalmente per loro è una situazione anomala avere 4 ragazze nella loro casa, ma si sono abituati a noi e noi a loro.

La cosa più importante per noi è di imparare l’inglese nella Stanton School of English, ma è anche tempo per sperimentare la vita comunitaria e imparare a vivere insieme aiutandoci a vicenda. Abbiamo il nostro orario e le nostre attività: ad esempio partecipiamo a incontri sull’Uganda e altri che ci sembrano importanti e interessanti per la nostra formazione. A volte facciamo un incontro con i padri su temi che riguardano la quaresima o su alcune questioni teologiche…. Stiamo provando ad avere una giornata comunitaria, tempo per noi, per la preghiera, l’adorazione e un po’ di relax.

Il 15 marzo abbiamo celebrato il compleanno di San Daniele Comboni. E’ stata una grande festa per la nostra famiglia. I padri, le suore e i laici che vivono in Londra. Gran giorno!!! Ci siamo sentiti come una grande famiglia. Le Suore Comboniane ci hanno invitato a cena. Domenica scorsa abbiamo incontrato tutte le suore che vivono a Londra. Sono in tutto 14 e quindi una grande comunità. Hanno condiviso con noi le loro esperienze missionarie e ci hanno dato molti suggerimenti e consigli.

Siamo qui da sole tre settimane e quindi non abbiamo molto da dire. Ma volevamo informarvi che tutta va per il meglio. Siamo molto indaffarate e contente di essere qui.

Saluti e un abbraccio dalla nostra comunità.

Angelique Namaika a Granada

CARTEL DEFVenerdì scorso 7 febbraio, suor Angelique Namaika, che ha ricevuto il Fellowship Award 2013 dalla rivista Mundo Negro pubblicata dai Missionari Comboniani in Spagna, era a Granada invitata dalla famiglia comboniana a dare la propria testimonianza e per condividere ciò che è la sua vita e il suo lavoro con i più poveri e dimenticati.

Oltre cento persone riunite nel Centro Suarez dei Gesuiti ci hanno fatto ascoltare una testimonianza diretta su questa donna tanto forte e appassionata alla vita. Una testimonianza di speranza fra tanta sofferenza.

Suor Angelique lavora con le vittime delle atrocità commesse dal peggior criminale della storia recente del genere umano: Joseph Kony, a capo del feroce Esercito di Resistenza del Signore, che vaga liberamente in Congo, Sud Sudan e Africa Centrale. Decine di migliaia di persone sono costrette a fuggire dalle proprie case, a lasciare le proprie abitazioni e famiglie. A volte perdono i propri figli che vengono usati come bambini soldato.

Questa religiosa è un simbolo del lavoro che la Chiesa sta sviluppando in uno dei più pericolosi luoghi del continente africano con un collettivo, i rifugiati, che vengono dimenticati spesso con troppa facilità.

Fra i tanti altri problemi, ci ha parlato del suo lavoro nel campo della formazione e dell’accompagnamento psicologico alle donne che hanno subito tale violenza in prima persona e di come il suo lavoro sia finalizzato al progresso di una cultura di riconciliazione, così che, poco a poco, possa essere lentamente rimosso l’odio che è il frutto di tali atrocità vissute.

La hna. Angelique junto a LMC de Granada
Suor Angelique con gli LMC di Granada
La hna. Angelique durante su conferencia
Suor Angelique durante la sua conferenza

Nuova comunità internazionale LMC a Cracovia

LMC en CracoviaQuesto é essere missionaria, la capacitá di acettare i cambiamenti con la gioia e l’illusione lí dove questi ci portano e con le persone con cui dovremmo condividere. Ed é ancora piú facile quando scopro con entusiasmo, che anche qua a Cracovia mi sento come a casa in famiglia. La comunitá mi ha ricevuto con molto affetto e conoscere le mie nuove compagne di avventura soltanto é servito per aumentare le voglie di arrivare in África. Comunitá internazionale, tre polache ed una spagnola parlando in inglese e con l’intenzione e il desiderio di imparare súbito l’acholi.

Siamo Monika, Ewa, Asia ed io, Carmen, e anche se l’inverno polaco e freddissimo c’é tanto calore nei nostri cuori e tutta la volontá di percorrere questo cammino insieme come comunitá. Non so se é la voglia che tutte abbiamo ma c’é stata una bella conesione súbito tra di noi, e veramente c’é un bel ambiente.

Continuiamo nel processo di formazione cercando di assimilare  cose molto necessarie come sapere chi siamo (laiche comboniane) la nostra storia e che cosa significa integrarsi ed entrare in una cultura sconsciuta, una realtá diversa che vogliamo conoscere sempre dal rispetto.

Credo che siamo una bella squadra che potra lavorare bene insieme, c’é molta freschezza e la gioia di vivere il Vangelo e la Missione, gioia che ci sta ricordando spesso Papa Francesco e che noi cercheremmo di non dimenticare mai mentre saremmo a Gulu (Uganda)

Non poteva essere piú positivo questo inizio di anno con la mia famiglia, la famiglia comboniana, con le laiche polache e i Padri comboniani della comunitá di Cracovia. Insieme riescono a trasmettere l’idea che tutti sognamo di unitá ed entusiasmo per lo stesso obiettivo: seguire Gesú accanto agli ultimi.

Carmen Aranda Arnao, LMC