Laici Missionari Comboniani

Riunione LMC Polonia per celebrare il Natale

LMC PoloniaNei giorni dal 16 al 18 Dicembre abbiamo avuto il nostro ultimo incontro di formazione del 2016.

E’ stato un fine settimana straordinario. Il tema principale è stata: la comunità.

Venerdì, dopo la cena, è stata fatta una introduzione e parlato sulla comunità LMC. Abbiamo approfondito meglio questa questione sabato durante il workshop realizzato da Alberto de la Portilla, nostro coordinatore internazionale LMC che è venuto dalla Spagna.

LMC PoloniaDurante la formazione biblica con la suora Joanna, abbiamo analizzato il libro del profeta Ageu. Israele come “popolo eletto” aveva bisogno di cooperare, vivere in comunità e credere in Dio per ricostruire il suo Tempio.

C’è stato un momento per fare la “cena di Natale”. Dopo aver letto, dalla Bibbia, la nascita di Gesù, abbiamo condiviso e scambiato gli auguri e mangiato deliziosi piatti natalizi: crocchette con zuppa di rape, biscotti con prugne secche, molto pane allo zenzero e alcuni prodotti tipici provenienti da Silesia, regione della Polonia- “moczka” (dolce tradizionale della notte di Natale). Ci siamo anche scambiati i regali, è stato un momento molto divertente e allegro per tutti.

Alla notte abbiamo iniziato la vigilia nella cappella pregando in varie lingue e ricordando i differenti continenti e di modo speciale abbiamo ricordato i molti missionari sparsi per il mondo. A mezza notte la tradizionale messa chiamata “Pasterka”.

Domenica durante la formazione sopra S. Daniel Comboni, attraverso le letture del Piano di Rigenerazione, abbiamo riflettuto sull’atteggiamento del Comboni riguardo la vita comunitaria e della partecipazione di tutti nella missione.
LMC PoloniaGesù nasce tutti i giorni, bisogna essere sufficientemente coraggiosi per riconoscerlo e acccettarlo nei nostri cuori.

Buon Natale a tutti!

LMC Polónia

Passaggio per Bangui

Ania LMCSiamo venuti a Bangui per prendere Irene LMC che viene da Kinshasa, è congolese e starà con noi un mese. E’ molto simpatica! Che Dio permetta che possiamo darle una buona testimonianza della missione e che sia per lei una buona esperienza di bene.

Abbiamo portato una degli orfani che aiutiamo con il latte, la piccola Merveille, che nata con 1,85 Kg. Adesso ha 5 mesi . Stava crescendo normalmente, pesando gia circa 5 chili. Il giorno due già era scesa a 900g, la nonna ha detto che era stata la diarrea. L’abbiamo portata a UNT dove è stata internata. Era denutrita e aveva febbre tutti i giorni. Il capo dell’ospedale, insieme con un altro tecnico di medicina, Tenda, osservarono e dichiararono che era meningite. Mercoledì passato il trasferimento a Bangui.

Venerdì siamo arrivati a Emergency, una ONG italiana che lavora nel reparto di pediatria dell’ospedale di Bangui, siamo arrivate a mezzogiorno e siamo uscite da la alle 4 del pomeriggio. Esami da una parte all’altra, radiografie ai polmoni e Merveille è rimasta internata nel reparto intensivo di pneumonia, sintomi di meningite, anemia, malaria. Subito le è stato somministrato l’ossigeno. Grande difficoltà per tirar il sangue per le analisi. Che Dio possa aiutare a recuperare in fretta, se sarà la sua Volontà. Che la protegga. Grazie a Dio oggi, domenica, stava un pochino migliore. Secondo infermiere!

Il giorno 8 di dicembre abbiamo avuto la chiusura dell’Anno della misericordia, con partecipazione di tutta la gente della parrocchia. E’ stata una lunga Eucarestia, tre ore, ma tutti sono stati contenti. Alle 6 del mattino abbiamo pregato il rosario accompagnato da molti canti, con l’immagine di Maria nella processione che è passata per tutte le comunità di Mongoumba. Si intravedeva nei volti delle persone la grande allegria e la devozione alla Madre del cielo!

Il Giubileo della famiglia è trascorso molto bene. C’è stata la catechesi per genitori e figli. E’ stato bello vedere nell’Eucarestia i genitori uniti ai figli, di solito stanno separati. A fine messa ogni coppia di sposi è andata a cercare una coppia che ancora non ha ricevuto il sacramento del matrimonio, rimanendo responsabili di catechizzare in breve tempo anche loro e di ricevere questo sacramento.

Abbiamo la macchina nuova! Grazie alla generosità dei Missionari Comboniani delle 6 province, che hanno condiviso con noi quello che è stato offerto dai benefattori. Ringraziamo Dio per aver concesso a loro queste virtù di aiutare, essere solidali, di amare.

Non vi scordate di pregare per noi. Da qui preghiamo per tutti voi.

Auguriamo a tutti un Santo Natale e un buon 2017 pieno di pace, allegria e molto amore

Baci dai LMC

Anna e Maria Augusta (Mongoumba, RCA)

Promozione degli Amici Comboniani in Etiopia

Promoting Comboni Friends

In Etiopia stiamo progettando di riattivare il gruppo degli Amici Comboniani e forse più tardi, attraverso questo gruppo, trovare anche delle vocazioni per i Laici Missionari Comboniani (LMC).

Lo scorso fine settimana è stata una buona occasione per la promozione vocazionale. Abbiamo celebrato la festa di Cristo Re (due settimane più tardi rispetto al resto del mondo cattolico).

Le celebrazioni principali si sono svolte nella cattedrale di Addis Ababa. Sono stati due giorni di programmi speciali. Sabato ci sono state le mostre dei vari Istituti e dei movimenti laicali, dove noi abbiamo presentato il movimento dei nostri LMC.

Promoting Comboni Friends

C’è stato anche un momento spirituale – il Sabato: adorazione, preghiere, conferenze e confessioni; – la Domenica: Santa Messa solenne in rito geez.

È stato davvero un bel momento di preghiera e di incontri con la gente. Alcune persone hanno mostrato interesse per conoscere meglio il nostro gruppo. Quindi, pregate per tutti noi perché, a Dio piacendo, il gruppo dei laici comboniani possa essere iniziato anche qui e possa crescere bene.

CLM in Etiopia

Comunidade Trindade

LMC BrasilSono quasi alla fine del mio percorso missionario durato tre anni, in questa amata terra brasiliana, che mi ha dato e insegnato tanto.

Giá sento saudade per quando succederá, una saudade che mi chiamerá alla memoria volti, situazioni, storie, momenti importanti che hanno segnato questa mia esperienza in missione e che mi hanno cambiato, che ho permesso di cambiarmi, di crescere un pó di piú.

Perché é bello cambiare quando la Vita ti mostra percorsi che fanno solo bene al cuore, nel bene come nel male.

La missione é anche crescita, incontro con gli Altri, incontro di Te in questi Altri, incontro con Dio in un Noi, in un Tu.

Scopri un Dio che é pellegrino, in cammino e che non smette mai di stupirti.

Un Dio che cammina a piedi nudi insieme a te: “togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale cammini é una terra santa!”

Cosí ho fatto, ho camminato a piedi nudi nella meraviglia della scoperta e dello scoprirmi, sapendo che Dio camminava insieme a me.

Ho scelto di terminare questi tre anni di vita missionária in Salvador de Bahia, presso una Comunitá che accoglie moradores de rua: la Comunitá Trindade.

E´una esperienza completamente differente da come ho vissuto fino ad ora.

Ho lasciato il mondo carcerário, che spero continuerá in Italia, per conoscere un’altra realtá sociale molto dura e sofferta, quella di chi vive per la strada.

La Comunitá Trindade esiste da 10 anni e si trova in um bairro vicino al porto e a un viadotto dove si incontrano molti moradores de rua.

La casa e’ una chiesa che non é piú attiva, diventata rifugio e dimora momentanea per chi decide di recuperare la propria vita o almeno provarci.
LMC BrasilTutto viene fatto con una certa gradualitá, continuando a dormire per terra, dentro questa chiesa e iniziando una recuperazione che nasce da dentro, attraverso l’autostima e la ricerca della propria identitá.
Quando si vive per la strada si perde tutto, non solo cose materiali, ci si abbassa ad un punto tale da non riconoscersi piú, perdendosi in un nulla che ti divora, dove alcool e droga ti consumano quotidianamente.

Non sai piú chi sei e non hai piú sogni da costruire.
La fame, il freddo, la ricerca di un posto sicuro dove dormire diventano le tue prioritá giornaliere.
La dipendenza da alcool e droga ti portano a vivere di espedienti, rubando o prostituendoti fino a perdere la propria dignitá.
Questa Comunitá é nata dall’incontro di fratello Henrique, francese, e un moradore de rua, che trovandosi a cercare un rifugio per dormire incontrarono questa chiesa abbandonata.
Fratello Henrique é un monaco peregrino che anni fa ha scelto di vivere per la strada per conoscere direttamente il dramma dei moradores de rua, facendosi prossimo e vivendo con loro per strada.

Adottó questa chiesa come rifugio per la notte, fino a diventare con il passare degli anni una Comunitá, una casa per chi non aveva una casa e una speranza di vita.
Oggi accoglie 35 persone tra uomini e donne.
La Comunitá Trindade non rappresenta qualcosa di definitivo, ma un momento di passaggio, di transizione.

Un luogo dove uscire  dalla dipendenza di alcool e droga, trovare un lavoro, rimettersi in piedi dopo anni di vita passati in strada.
E’ come cercare di incollare parti di sé che si erano rotte, raccogliendo i cocci di una vita scheggiata, per  incollarli uno ad uno e tornare a vedere quella figura di sé che si era persa.
E’ una Comunitá semplice dove ognuno aiuta e collabora, per il suo mantenimento e benessere.
Dalla cucina, alle pulizie, al giardinaggio, ai lavori di artigianato, tutti collaborano e sono utili, ognuno con le sue capacitá e limitazioni.

LMC BrasilAnch’io ho il mio cartone dove dormo per terra e aiuto in tutto.

Sto imparando a conoscere cosa significa fare questo, riporre com cura quel cartone che rappresenta Il tuo materesso, riavvolgerlo per riaprirlo la notte successiva. Quando cammino per strada, adesso, e vedo un cartone abbandonato per terra, mi viene da esclamare: “To´guarda um letto!” perché per qualcuno rappresenta proprio questo, la sua casa di strada.

La missione ti aiuta a vedere le cose da altri punti di vista, in particolare da punti dove difficilmente le persone vogliono so-stare, guardare.

Imparari a conoscere come si vive con poco, cosa significa dormire per terra, avere fame, non avere la possibilitá di lavarsi, cosa significa vivere nelle periferie dell’esistenza.

Poco alla volta, con delicatezza e disponibilitá, sto conoscendo le storie delle persone che abitano nella Comunitá: storie di strada, di droga, di alcool, di abbandoni e violenza.

Le parole che raccontano sono dure e sofferte, piene di cicatrici.

Anche in questa esperienza, come quella della pastorale carceraia, incontro l’insegnamento piú bello e importante: imparare ad ascoltare senza giudicare e nell’ascolto farsi prossimo.
Nella Comunitá c’é anche un piccolo giornale di strada “Aurora da rua” scritto dai moradores de rua, che parla della loro situazione, vita, storie e dell’importanza del reciclare. Si, perché molti lavori di artigianato, sono fatti da materiale di scarto e da rifiuti.

C’é una grande pedagogia dietro, che é quella di costruire cose belle e ancora utilizzabili da materiali che si considerano senza valore o scarto.

Cosí come si considerano i moradores de rua o i carcerati, pensando alla pastorale carceraria, come scarto della societá.

Ma tutto rinasce e prende vita, una nuova Vita.

Il giornale poi aiuta a.diffondere notizie e realtá vere sui mordores de rua, che spesso vengono discriminati, esclusi, abbandonati, giudicati. Ci sono storie che ti toccano il cuore e che ti aiutano a capire la profonditá di certe realtá, cosí dure e sofferte.
Il giovedí sera la Comunitá apre le porte ai moradores de rua del progetto “Levantate e Anda”(Alzati e Cammina), é un progetto creato dalla Comunitá stessa in collaborazione con la diocesi di Salvador.
La Chiesa purtroppo non puó ospitare molte persone e il problema della strada é enorme.
LMC BrasilIl progetto é uno spazio dove si offre attendimento psicologico, si aiutano a fare documenti: carta di identitá, libretto di lavoro; attivitá ricreative, possibilitá di lavarsi, vestirsi, per chi vive in strada.

Il giovedí sera chi vuole, viene a conoscere la Comunitá, fare un momento di preghiera, cenare insieme e dormire in un Sono piccoli passi che aiutano a prendere coscienza, avere momenti di socializzazione, condividere un pasto, avere un posto tranquillo e pregare insieme…

Il giovedí sera é aperto a tutti, anche ai visitanti, persone di fuori che vogliono partecipare e condividere questo momento.
E’ un momento di grande emozione, si vive nei gesti concreti Il Vangelo di Gesú che invitava tutti alla stessa tavola, per condividere il pane e stare insieme, tutti, nessuno escluso.
E” un Vangelo incarnato nella Vita e con la Vita, é il Vangelo a cui credo, dove incontro Dio e il suo Volto e questo Volto ha tante storie, tante ferite, bellezze. Per questo mi piace l’espresione di un Dio che é Pellegrino e che é in cammino, é dentro ognuno di noi, cammina e abita nelle nostre storie.

Sono grata per questa scelta e questo mio ultimo mese e mezzo in questa bella e importante Comunitá di Vita.

Il mio non sará um addio al Brasile, ma um arrivederci, perché le relazioni che ho creato, le persone che hanno camminato com me e che mi hanno insegnato a camminare non le abbandoneró nei ricordi, con tutti loro sará un arrivederci.

Dio respira attraverso il nostro cuore

Emma, LMC