Laici Missionari Comboniani

La vera Resurrezione Pasquale

LMC Mozambique

Con gioia e riconoscenza, siamo a scrivervi notizie direttamente dal Mozambico. Il nostro primo mese è trascorso con molta rapidità, intensità e con grande profondità. Fin da subito, siamo state accolte con grande entusiasmo, dalla gente di questa terra che ancora oggi sta soffrendo per le ingiustizie e non ha una visuale di speranza per il futuro. Il popolo Macúa, ha davvero un cuore grande e generoso, nonostante la sofferenza nello sguardo.

In questo primo tempo, dove ancora stiamo cercando di capire dove siamo, abbiamo avuto un grande dono, quello di condividere con loro, i quattro giorni più importanti del tempo pasquale, dal Giovedì Santo alla Pasqua. Siamo partiti da casa la mattina presto del giovedì e fino alla domenica pomeriggio della Pasqua, abbiamo vissuto in villaggio a stretto contatto con loro. Ci siamo portate poche cose, l’essenziale per affrontare questi giorni. Ovviamente in queste comunità, siamo state accolte a braccia spalancate; e il vivere il villaggio con loro, ha significato senza acqua, senza luce, dormire per terra con scorpioni, pipistrelli etc… senza tutte le comodità che noi in Occidente ormai diamo per scontate.

Per noi sono stati quattro giorni di vera essenzialità, di amore puro che ci ha permesso di amare ancora di più la loro storia e di interrogarci sulla modalità che noi abbiamo di farci prossimo con l’altro, sull’importanza dello stile con cui essere in missione. Quanta ricchezza ricevuta, quanto abbiamo imparato da loro ancora una volta, a vivere l’essenziale in profondità e ricchezza quella che il Signore ogni giorno ci continua a regalare! Fin da subito, le nostre vite si stanno modellando ad una nuova forma, quella che i nostri fratelli/sorelle ci insegnano ogni giorno. La nostra vita, sta davvero vivendo una Resurrezione Pasquale, grazie a loro e grazie a quanto ogni giorno il Signore ci insegna grazie alla sua Parola che è Vita e linfa vitale per fare un cammino nella sua Volontà (e non in quello che noi invece ricerchiamo per appagarci, per dare risposte al nostro senso di essere qui eseguendo solo progetti). Per noi, già ancora prima di venire, era molto chiaro che la bellezza della vita e dell’essere missione è appunto condividere tutto il nostro essere con loro, sullo stesso piano insieme a loro. Credo che questo punto per noi sia fondamentale e sopratutto è uno stile di vita che ognuno di noi può sentirsi dentro, ma serve grande coraggio a viverlo nella semplicità e nell’amore dell’altro. Siamo fortemente convinte, che la più grande testimonianza che possiamo donare, sia proprio la modalità e l’atteggiamento cristiano e non le parole… invece tante volte andiamo proprio a perderci in questo senza una vera testimonianza di chi siamo, ma soprattutto di Chi amando.

Sentiamo che questa nostra presenza qui è davvero accompagnata dalla presenza del Signore. Ci mancava davvero molto riabbracciare la povertà, l’essenzialità e la condivisione totale con i più soli ed abbandonati. È un dono grande vivere la missione perché è Vita, è gioia, è coraggio, è uscire da se stessi per donarsi totalmente all’Altro.

Per questa ricchezza che stiamo ricevendo nelle nostre vite, vogliamo ringraziare tutte le persone che ci stanno sostenendo, chi ci sta accompagnando con la preghiera e con il loro farsi vicino, perché anche questo è una Chiesa in uscita, dove il problema di una persona, diventa il problema di una comunità. Crediamo molto in questo sogno di vita, che il Signore ha posto nel nostro cuore e confidiamo sempre in Lui, che conosce meglio di noi la strada e le modalità di costruire un nuovo diverso modo di stare in missione. E ricordiamoci sempre che: “se io esisto è perché l’altro mi fa esistere” e questo dovrebbe essere un punto fondamentale su cui costruire ponti e non muri.

Vi abbracciamo con molta stima, riconoscenza, affetto e davvero speriamo che tutta la nostra gioia, possa arrivarvi per costruire qualcosa di diverso insieme, dove anche voi assieme a noi siete in comunione in questo cammino di vita. Continuiamo a pregare per tutti voi e a portarvi in ogni nostro passo alla ricerca sempre del Volto di Dio; anche noi ci affidiamo alle vostre preghiere. Alla prossima puntata…

Con affetto Ilaria e Federica

Condivisione missionaria sulla missione in Mozambico

GEC Brasil

La sera del 9 maggio, Regimar e Tito hanno condiviso con il GEC (Gruppo di Spiritualità Comboniana) di Nova Contagem il loro primo periodo di missione in Mozambico.

Attraverso foto e video, hanno ricordato vari momenti della loro vita.

I presenti hanno interagito, facendo domande e commentando.

Uno dei punti salienti della condivisione è stato l’aiuto dato alle famiglie con le donazioni ricevute dal Brasile e dalla Polonia dopo il ciclone che ha colpito la regione nel 2022. La coppia ha ringraziato per la collaborazione e ha sottolineato quanto sia stata importante.

Hanno parlato del progetto di semina, che ha funzionato molto bene: hanno dato alle famiglie una quantità di semi di fagioli e mais da piantare e, dopo il raccolto, le famiglie hanno restituito la stessa quantità. Anche se non tutti hanno restituito i semi, il bilancio complessivo è stato positivo, con bei segnali come la restituzione da parte delle famiglie di quantità maggiori di quelle prese, in segno di gratitudine. E questo ciclo continua anche in questo raccolto.

Hanno parlato della cultura, delle sfide, delle gioie e delle prospettive future.

Alla fine, abbiamo pregato insieme e concluso con una merenda condivisa.

Il GEC è grato per la condivisione e l’arricchimento missionario!

GEC Brasil

GEC Nova Contagem

Celebrazione del giubileo d’oro del MCCJ in Ghana

MCCJ Ghana

Il primo gruppo di MCCJ è arrivato in Ghana nel 1974. Tra questo gruppo c’erano il Rev. P. Joseph Rabbiosi, che è ancora in servizio in Ghana, e padre Cuniberto di benedetta memoria.

Per celebrare questo cinquantesimo anniversario, l’MCCJ di Togo-Ghana-Benin ha organizzato una conferenza il 26 aprile presso la Chiesa cattolica del Buon Pastore di Mafi-Kumase, culminata con una messa di ringraziamento il 27 presso Nostra Signora dell’Assunzione (OLA), ad Accra.

Un segno emozionante dell’anniversario è stata la presenza del Padre Generale del MCCJ, Padre Gabriel Tesfaye e di uno dei suoi assistenti, Padre Elias Sindjalim. La conferenza è stata facilitata dal Superiore Generale e dal suo Assistente insieme al Superiore Provinciale, p. Timothy Hounake. Alla conferenza era presente anche il vescovo della diocesi, Sua Signoria Gabriel Kumordji. Il tema della conferenza era “Salvare l’Africa attraverso l’Africa”. Nella sua presentazione, il Superiore generale ha posto l’accento sul Piano per la rigenerazione dell’Africa del nostro Fondatore San Daniele Comboni. Il Padre Generale ha insistito sul sogno di Comboni, che, ha detto, era un sogno di fede. Per mostrare la realizzazione di quel sogno nella famiglia MCCJ, P. Elias ha presentato una statistica sulla presenza di MCCJ nel mondo, in Africa e in Ghana. È stato chiaro che il sogno di Comboni si sta realizzando. Un’altra verità della realizzazione del sogno è la presenza della MCCJ che ha detto anche poche parole durante la presentazione del Superiore Generale.

Sabato, il culmine è stato la messa di ringraziamento ad Accra presieduta dall’arcivescovo di Accra, mons. Bonaventure Kwofie, attorno al quale si sono riuniti i sacerdoti MCCJ e altri sacerdoti e una cappella piena di fedeli, tra cui il LMC. È stato consegnato un premio a p. Joseph Rabbiosi, testimonianza vivente dei cinquant’anni di presenza. Al termine della celebrazione è stata tagliata una torta, dopo la quale si è svolto un pasto di condivisione.

Justin Nougnui, LMC.

Tempo di Pasqua

LMC Mexico

Trasformare la nostra realtà condividendo il bene è vivere una Pasqua costante, la vita missionaria è una tregua costante di ciò che è la Pasqua, ci dà la possibilità di conoscere la vita di persone in realtà diverse dalla nostra e di scoprire altre sfide dell’umanità. Nei luoghi in cui siamo inviati, conosciuti nella Chiesa come luoghi di PRIMA EVANGELIZZAZIONE, se siamo attenti possiamo incontrare Dio, scoprire che il suo AMORE è una costante della NOSTRA VITA, sapere che tutti possiamo sentire la sua presenza e donare ciò che ci dà a chi incontriamo ogni giorno o a chi ci affida nella missione. Fa, da un saluto, un dolce, il cibo, il riposo, i giochi, le tecniche, la preghiera, la convivenza, l’accompagnamento, il servizio, semplicemente un sorriso… In mezzo a due lingue che ci separano e uniti dal desiderio di conoscere di più Dio, di sapere cosa ci ha insegnato Gesù Cristo e di ricevere i sacramenti. Ho potuto sperimentare tutto questo a Xacundutia. Un luogo dove il tempo scorre lentamente e ci si può concedere l’opportunità di fare un respiro PROFONDO.

Xacundutia, una delle sette comunità a noi affidate, appartiene alla parrocchia di San Miguel Arcángel, nella zona Mixteca della diocesi di Tlapa, Gro. Abbiamo visitato la parrocchia durante la Settimana Santa per vivere con la gente questi giorni così significativi per noi cattolici. Si tratta di riscoprire uno stile di vita, dove per avere le basi bisogna lavorare ogni giorno, nei campi, in casa, nella maggior parte dei casi migrando stagionalmente per avere di più. CI SONO MOLTI LIMITI ANCHE PER L’EVANGELIZZAZIONE. Sapere che ci sono luoghi in cui la parola di Dio è ancora difficile da raggiungere per vari motivi ci impegna a essere disponibili ad aiutare il più possibile la nostra vocazione laicale in questo ambito.

Nella nostra assemblea abbiamo iniziato la riflessione sull’avere una presenza continua, abbiamo accettato di riaprire la missione in questa zona per lavorare con la gente, nel loro sviluppo integrale, dove tutti possiamo dare il nostro contributo. Abbiamo già fatto il primo passo, dove abbiamo preso atto delle sfide che esistono, Dio ci aiuti ad essere consapevoli e disponibili a dare il meglio di ciascuno di noi e a sostenere questa realtà concreta. Partendo da ciò che abbiamo ed essendo sinceri in ciò che abbiamo per poter dare una risposta favorevole al desiderio di avere la parola di Dio nella comunità e rendere possibile la costruzione del suo Regno nella zona dei Mixtechi, individuando la ricchezza culturale, il valore dell’artigianato che producono, la cura dell’ambiente e sostenendo l’apprendimento con il rinforzo scolastico, affinché possano essere protagonisti della propria crescita e del proprio sviluppo.

Beatriz, LMC Messico