Venerdì scorso 7 febbraio, suor Angelique Namaika, che ha ricevuto il Fellowship Award 2013 dalla rivista Mundo Negro pubblicata dai Missionari Comboniani in Spagna, era a Granada invitata dalla famiglia comboniana a dare la propria testimonianza e per condividere ciò che è la sua vita e il suo lavoro con i più poveri e dimenticati.
Oltre cento persone riunite nel Centro Suarez dei Gesuiti ci hanno fatto ascoltare una testimonianza diretta su questa donna tanto forte e appassionata alla vita. Una testimonianza di speranza fra tanta sofferenza.
Suor Angelique lavora con le vittime delle atrocità commesse dal peggior criminale della storia recente del genere umano: Joseph Kony, a capo del feroce Esercito di Resistenza del Signore, che vaga liberamente in Congo, Sud Sudan e Africa Centrale. Decine di migliaia di persone sono costrette a fuggire dalle proprie case, a lasciare le proprie abitazioni e famiglie. A volte perdono i propri figli che vengono usati come bambini soldato.
Questa religiosa è un simbolo del lavoro che la Chiesa sta sviluppando in uno dei più pericolosi luoghi del continente africano con un collettivo, i rifugiati, che vengono dimenticati spesso con troppa facilità.
Fra i tanti altri problemi, ci ha parlato del suo lavoro nel campo della formazione e dell’accompagnamento psicologico alle donne che hanno subito tale violenza in prima persona e di come il suo lavoro sia finalizzato al progresso di una cultura di riconciliazione, così che, poco a poco, possa essere lentamente rimosso l’odio che è il frutto di tali atrocità vissute.